giovedì 2 febbraio 2017

DiRT 4 secondo Stuff TV (prima parte)

Ovviamente l'annuncio di DiRT 4 da parte della britannica Codemasters ha mandato in visibilio misto ad hype i fan di DiRT 3 ed in paranoia mista ad hype (perchè l'hype non risparmia mai nessuno, mai!) i fan di DiRT Rally. Cosa dobbiamo aspettarci? Un lavoro che non rinnega la bontà della produzione dello spin-off senza il numero a fine titolo, o l'ennesimo arcadone numerato?
Personalmente non credo che Codemasters possa e/o voglia rinnegare le migliorie raggiunte con l'ultima produzione, in più ripongo molta fiducia in Paul @Kick_Up Coleman, anche questa volta alla testa del progetto.
In merito alle informazioni trapelate o comunque diffuse in rete, la fonte più completa ed accreditabile mi è sembrata l'articolo pubblicato da Stuff.Tv, che non ho fatto altro che tradurre, più o meno letteralmente.
Ecco la prima delle due parti (abbiate pazienza, era troppo lungo da affrontare in un'unica soluzione):

- da Staff.Tv by Chris Rowlands -

DiRT 4 potrebbe essere il miglior titolo dedicato al rally mai realizzato, anzi: dal punto di vista del realismo puro, potrebbe essere uno dei migliori titoli di corse mai realizzati. Ed allo stesso tempo potrebbe anche essere uno dei più accessibili.

Se DiRT Rally si è distinto per la sua ostica curva di apprendimento - nonostante creasse dipendenza - Dirt 4 vuole offrire qualcosa un po' a tutti, tanto agli aspiranti piloti di rally quanto ai semplici appassionati di Mario Kart.

Ma in che modo? Costruendo sugli stessi aspetti competitivi che creavano dipendenza nel precedente titolo, un nuovo e scintillante motore simulativo con varie possibilità di regolazione - e non parliamo dei soliti livelli di difficoltà.

Dalla scelta della maneggevolezza della vettura, alla reale profondità di personalizzazione dei parametri atti alla regolazione della difficoltà, DiRT 4, almeno a prima impressione, sembra essere il prodotto off-road definitivo.

Prima di approfondire la meccanica di DiRT 4 e cosa la rende così speciale, vale la pena di dire quanto sia coinvolgente questo titolo. Le recenti produzioni Codemasters - compresa l'ultima del franchise di Formula 1 - sono state l'espressione di un processo volto al raggiungimento del realismo, sia dal punto di vista del comparto fisico che da quello del comparto grafico, e DiRT 4 non vuole rappresentare altro che il culmine di questo processo.

Mettere le ruote appena fuori dal tracciato non trasformerà la vettura in un proiettile impazzito e del tutto fuori controllo: si perderà aderenza sulla posteriore destra, ci sarà da armeggiare con i controlli per far tornare il posteriore della vettura di nuovo in linea e magari capiterà di abbattere un paletto della recinzione - evitando miracolosamente un albero, per poi proseguire verso il successivo disastro mancato. Il grip - o la sua assenza - è simulato in maniera decisamente adeguata.

Vi sono altre piccole sorprese che aggiungeranno un'ulteriore dose di realismo. Può ad esempio capitare di sbucare da una curva cieca e ritrovarsi davanti il marshal di turno con un triangolo di avvertimento, appena prima di superare un malcapitato concorrente la cui vettura è diventata un tutt'uno con un albero. O di saltare su di un dosso ed evitare per un pelo un drone a bassa quota che è lì per filmare il nostro passaggio.

Dirt 4 sembra proprio un titolo in cui sia i piccoli tocchi - come ad esempio il dover portare la vettura fino alla postazione del controllo orario dopo l'arrivo - che gli interventi ben più corposi nel comparto grafico, sono stati pensati ed amalgamati al fine di confezionare un prodotto di spessore.

E tutto quello di cui si è sin qui parlato scaturisce dall'esame di una build ancora in fase pre-alpha! Se Codemasters riesce a perfezionare ulteriormente tutte queste belle cose per la release definitiva, gli appassionati di rally non potranno che ossequiare il lavoro della software house britannica. E' davvero tutto ciò che ci si può aspettare dal franchise DiRT... e ancora di più!

Oltre ad avere tutte le carte in regola per coinvolgere i fans, DiRT 4 include un'altra caratteristica che - con un po 'di lavoro - potrebbe rappresentare un vero e proprio valore aggiunto. Si chiama Your Stage e, sebbene non sia un vero e proprio track builder, potrebbe dotare DiRT 4 della possibilità di creare varianti di percorso potenzialmente infinite.

Basterà selezionare un paese, modificare le impostazioni - tra cui la lunghezza, la complessità e il meteo - e cliccare su "genera": il gioco genererà un percorso assolutamente unico tutto per noi. Purtroppo, al momento è stato possibile provare solo una location - Australia - e le regolazioni a disposizione erano limitate, ma tutto fa presagire che nella versione finale ci saranno molti più parametri da regolare, compresi quelli relativi all'elevazione del tracciato.

Perché questa feature è particolarmente interessante? Per prima cosa, è una sorta di addio all'attesa di DLC - cosa che ha abbastanza frustrato i fan di DiRT Rally. Ma significa anche un'esperienza rallystica molto più vicina alla realtà.

Kris Meeke, pilota ufficiale WRC, che ha contribuito allo sviluppo del titolo, asserisce che tutto ciò conferisce un'importanza quasi vitale alle "pace notes" dettateci dal co-pilota - e la cosa in effetti ha ampiamente trovato riscontro nella demo provata. Non c'è modo di imparare i percorsi generati da "Your Stage"; si tratta semplicemente di spingere al massimo e testare i riflessi.

Per coloro dotati di riflessi molto, ma molto buoni, la sfida è servita. A differenza comunque di DiRT Rally, che in pratica ha obbligato tutti i giocatori a passare intere ore a tentare di ottenere prestazioni abbastanza buone da consentire loro di avvicinarsi al livello dei concorrenti controllati dall'IA, DiRT 4 mette questo tipo di scelta nelle mani dei giocatori.

Il tipo di guida, per esempio, può essere impostato su "simulazione" o su "normale" - e la differenza è tangibile. Entrambi usano lo stesso motore simulativo, ma l'impostazione "normale" rende l'esperienza molto più accessibile. L'impostazione "simulazione" rende il tutto piuttosto difficile, ed abbinata all'utilizzo di volante e pedaliera, tramuta l'esperienza in qualcosa di realmente coinvolgente.

Oltre alla possibilità di impostare il tipo di guida, ci sono anche diversi livelli di difficoltà - da "giocatore" a "pro" - che regolano i vari aiuti alla guida. Le differenze tra ogni livello possono essere sottili o... "taglienti", a seconda della propria abilità, ma tutto ciò significa semplicemente che DiRT 4 sarà in grado di fornire grandi soddisfazioni sia ai "demoni della velocità" che ai "piloti-per-caso".

In qualsiasi modalità lo si vorrà affrontare, Dirt 4 non sarà "facile": è comunque richiesto uno sforzo per capire il tracciato, per migliorare di conseguenza il proprio stile di guida - ed è ancor più gratificante per questo. Durante il nostro test dello stage australiano, è stato davvero appagante riuscire migliorare le linee tenute in curva e guadagnare così dei secondi preziosi nell'economia della gara - i risultati non sono venuti grazie alla dea bendata o al forsennato pigia-pigia sui comandi, ma dal progressivo abituarsi a dosare correttamente il piede sull'acceleratore e dalla corretta risposta, in termini di guida, alle note del co-pilota.

Gli aiuti alla guida possono essere incrementati, diminuiti o del tutto spenti nel menu delle impostazioni, rendendo la curva di apprendimento ancor più coinvolgente. Avete iniziato a padroneggiare la modalità "giocatore"? E' tempo di provare livello successivo.

In realtà, in DiRT 4 ogni parametro può essere regolato a proprio piacimento. A Codemasters piace dare ai giocatori la possibilità di... mettersi in gioco, e DiRT 4 offre il giusto coinvolgimento.

Le note del navigatore, per esempio, sono settabili per essere dettate in maniera più veloce o più lenta, a seconda della propria preferenza, dei tempi di reazione e della macchina che si sta guidando.

Come in DiRT Rally, c'è anche una serie apparentemente infinita di opzioni per la regolazione vettura. Dalla ripartizione di frenata, al coefficiente di smorzamento, all'altezza da terra: DiRT 4 permette di prendere l'esperienza "sul serio" tanto quanto lo si desidera.

Meglio ancora: tutte queste regolazioni abbinate al realismo e ad una meccanica di gioco creata per essere ad esse reattiva, influiscono direttamente sulla guidabilità del mezzo, a volte in maniera sottile, ma comunque inesorabile.

Infatti, DiRT 4 sembra quasi un titolo fatto per non essere mai realmente padroneggiato. In più, nonostante il contenuto della demo fosse limitato, ben due ore di test sono volate piacevolmente senza che ci se ne rendesse conto. Tra la configurazione della vettura e le varie opzioni di difficoltà che influiscono sulla guida, questo è un gioco che potrebbe rubare mesi interi alla vostra vita sociale.

(fine prima parte, prosegue qui)

@Albedominima